lunedì 7 aprile 2014

Arrivederci, Uriel...

Non so se qualcuno di voi seguiva il celebre blog di Uriel: originariamente wolfstep.cc, negli ultimi anni keinpfusch.net
Una presenza storica per l'Italia di internet: il suo blog aveva più di dieci anni, contava centinaia di post e centinaia di migliaia di commenti. Leggerlo era sempre un piacere, anche quando (abbastanza raramente) le sue idee non erano condivisibili.

Qualche anno fa era emigrato con la famiglia in Germania, e si era tolto la soddisfazione di pubblicare sul suo blog questo disclaimer:

Il titolare di questo blog e' residente in Germania , non piu' in Italia, e pertanto risponde di quel che scrive solo alla giustizia tedesca.Il tribunale competente e' quello di Duisburg (NRW). Di conseguenza, me ne FREGO delle leggi-bavaglio contro i blog. Non pubblichero' smentite, non correggero' quel che dico, non usero' un linguaggio diverso, non seguiro' nessuna delle bislacche farneticazioni partorite dal parlamento italiano, e specialmente: se sei un coglione, ti chiamero' proprio "coglione". Get used to it.

Oggi il suo blog si è "svuotato", e compare questo unico post:

Finisce qui.

Questo e' davvero l'ultimo post di questo blog. Da quanto ho aperto, sono sempre stato preoccupato per il crescente numero di lettori. Perche' in Italia NON PUOI avere certi numeri senza che qualcuno decida che deve calcare il TUO palcoscenico, a costo di spararti pur di farsi notare.
La pressione oggi e' diventata eccessiva, al punto che ho valutato di rivolgermi alle  autorita'.
Le quali hanno fatto una copia del vecchio blog, e ovviamente mi hanno suggerito di smetterla di scrivere. Non possono obbligarmi siccome io sono il denunciante, ma ovviamente lo consigliano in questi casi.
 E' assai difficile pensare che in Italia NON PUOI dire quel che pensi se sei uno solo. Loro sono "tutti". E odiano, odiano , odiano. Odiano con l'odio di popoli che odiano per secoli, che vivono nell'odio, che fanno dell'odio la loro ragione di vita. Deludente.
Ma oggi ho capito che sono io che devo realizzare qualcosa.
Che non sono in Italia.
Non sono tedesco, e probabilmente non lo saro' mai. Ma il punto e' che se quella e' l'italia, se e' un posto dove oltre un certo limite scatta l'odio, di certo non sono nemmeno italiano. Io non vado a minacciare le persone e le loro famiglie se hanno un blog che dice cose su cui non sono d'accordo.
Tantomeno sono mai andato a minacciare persone o famiglie per invidia/odio riguardo al numero di lettori. Non sono fatto di quella sostanza.
Ma qualcun altro si. E cosi', adesso ci pensera' la polizia tedesca, che poi passera' la palla a quella italiana.


Il Papa (non che io sia diventato religioso, voglio dire, non mi spiace sino a questo punto!) ha fatto una domanda ad alcuni studenti belgi, chiedendo loro su cosa poggi il loro cuore. Dove sia il centro della loro persona.
Di certo da oggi non poggia piu' in Italia. Non sento di avere piu' qualcosa da scrivere per, di scrivere a, di scrivere su, un paese cosi' deludente.
Come ho scritto, non sono tedesco. E non lo saro' mai. Di certo, se tutto questo succede per avere un blog che viene letto, se c'e' gente capace di tirare di mezzo donne e bambini per invidia, non sono nemmeno italiano.
Spetta a me capire su cosa poggi il mio cuore, e ci vorra' del tempo. Ma di certo, l'Italia e' passata.
Finisce qui. Forse apriro' qualcosa in tedesco, tra qualche mese, appena il mio tedesco scritto sara' decente. Ma di certo, finisce qui.
E' stato bello, ma adesso e' tempo di godersi la Rete da puri lettori.
Cosa ho imparato da questo? Una cosa semplice.
Che i pregiudizi sono scienze esatte, col senno di poi.
Tutti, ma proprio tutti.
Oggi, ho davvero lasciato l' Italia.
Magari scrivero' qualcosa su I2P, ancora non so. Devo vedere se ne ho ancora voglia.

A cui, poche ore dopo, se ne è aggiunto un altro: Epilogo.

Triste, vero?
Mi chiedo cosa ci faccia la gente intelligente ancora in Italia. Infatti sono ben pochi quelli che restano...

Ho il rimpianto di non poterlo più leggere, ed ho il rimpianto di non essermi tempo fa registrato ai suoi feed per email: adesso avrei un bell'archivio dei suoi scritti, senza dover ricorrere alla scomodissima internet wayback machine...

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